CCNL Istituzioni socio Assistenziali Agespi: le OO.SS. sollecitano l’avvio del negoziato

I sindacati chiedono la riapertura urgente delle trattative per il rinnovo del contratto scaduto nel 2019

Le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Fpl-Uil hanno sollecitato ufficialmente l’associazione datoriale AGESPI ad avviare celermente il negoziato per il rinnovo del CCNL di settore destinato al personale del terzo settore socio sanitario assistenziale e delle cure post-intensive.

Le stesse organizzazioni sindacali hanno rievocato l’attenzione su una precedente comunicazione del 22 giugno 2023, alla quale non è stata ancora data nessuna risposta. Evidenziano, inoltre, il vuoto contrattuale odierno, dovuto alla circostanza che il contratto di settore è scaduto il 31 dicembre 2019.

Gli obiettivi previsti dalla piattaforma sindacale sono il rafforzamento delle tutele normative, il miglioramento delle condizioni di lavoro e un adeguato riconoscimento salariale. 

L’intervento si è concluso con l’auspicio di un celere avvio delle trattative che porti alla firma definitiva di un rinnovo contrattuale conforme agli accordi già definiti nel settore ed adeguato alle dinamiche sociali, demografiche e professionali del comparto socio-sanitario.

Trattamento illecito dei dati di una lavoratrice: sanzionata Autostrade Spa

L’azienda dovrà pagare 420.000 euro per aver utilizzato contenuti di una dipendente estratti da alcuni social network (Garante per la protezione dei dati personali, nota 25 giugno 2025, n. 536).

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di 420.000 euro ad Autostrade per l’Italia Spa per aver trattato in modo illecito i dati personali di una dipendente, poi utilizzati per giustificarne il licenziamento. L’intervento del Garante è seguito al reclamo della lavoratrice che aveva segnalato l’utilizzo, da parte della società, di contenuti estratti dal proprio profilo Facebook e da chat private su Messenger e WhatsApp per motivare i procedimenti disciplinari a proprio carico.

Tra i contenuti utilizzati figuravano anche stralci virgolettati di commenti e descrizioni di foto. Dagli accertamenti dell’Autorità è emerso che i contenuti erano stati utilizzati dal datore di lavoro senza una base giuridica valida, attraverso screenshot forniti da alcuni colleghi e da un soggetto terzo, presenti tra gli “amici” della dipendente su Facebook e attivi nelle sue conversazioni private su Messenger e WhatsApp. Le comunicazioni, inoltre, riguardavano opinioni e scambi avvenuti in contesti estranei al rapporto di lavoro, non rilevanti ai fini della valutazione dell’idoneità professionale.

Nel motivare la sanzione, il Garante ha sottolineato che una volta accertato il carattere privato delle conversazioni e dei commenti – pubblicati, tra l’altro, in ambienti digitali ad accesso limitato – la società avrebbe dovuto astenersi dal farne uso. L’impiego di tali informazioni, infatti, ha violato i principi di liceità, finalità e minimizzazione previsti dalla normativa privacy. L’Autorità ha inoltre ribadito che i dati personali presenti sui social network, o comunque accessibili online, non possono essere utilizzati liberamente e per qualunque scopo, solo perché visibili a una platea più o meno ampia di persone.

Anche nell’ambito dell’attività disciplinare il datore di lavoro è tenuto a bilanciare correttamente tale potere con i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti agli interessati. Il principio di finalità, ha ricordato l’Autorità, impone che i dati siano raccolti per scopi specifici, espliciti e legittimi, e trattati in modo coerente con tali scopi. Pertanto, l’utilizzo nel procedimento disciplinare di messaggi scambiati su canali privati di comunicazione è avvenuto in violazione della segretezza e riservatezza della corrispondenza, dunque in assenza di una giustificazione normativa.

Nel determinare l’ammontare della sanzione, il Garante ha considerato sia la gravità della violazione, sia il fatturato della società.

 

CCNL Funzioni Centrali: resoconto incontro all’Aran

Chieste maggiori risposte sull’aspetto economico, in particolare sull’elemento fisso della retribuzione e straordinario

La Uil-Pa ha reso noto, mediante comunicato stampa del 25 giugno 2025, il resoconto della terza riunione sul rinnovo del CCNL Dirigenti e Professionisti dell’Area delle Funzioni Centrali 2022-2024.

 

Dal canto suo, l’Aran ha ribadito l’entità degli stanziamenti previsti e, sebbene siano state introdotte alcune novità, si è mantenuta, di fatto, la struttura delle relazioni sindacali. Mentre, le OO.SS. hanno precisato che avrebbero sperato in maggiori aumenti. In particolare, Uil-Pa ha fatto delle proposte per garantire l’effettiva applicazione del dettato dell’art. 18, comma 1 della bozza relativa al conferimento degli incarichi.

 

Inoltre, sono state chieste precisazioni sull’art. 56 del CCNL 2016-2018, riferito alla dirigenza sanitaria del Ministero della Salute e dell’Aifa, riguardante l’esigibilità del lavoro straordinario e, in alternativa, del recupero dell’orario lavorato in più. Per quanto riguarda l’aspetto retributivo è importante che venga inserito nell’elemento fisso della retribuzione la maggior parte delle risorse disponibili.

 

Il prossimo incontro è stato calendarizzato per il 10 luglio. 

CCNL Autostrade: definita la piattaforma di rinnovo

Le OO.SS. presentano la piattaforma di rinnovo del contratto di settore

Le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl-VL hanno presentato la piattaforma per il rinnovo del contratto che interessa il personale dipendente da imprese esercenti attività di gestione delle infrastrutture viarie a pedaggio, delle attività e dei servizi connessi a supporto, dei sistemi di viabilità integrata. 

Nella piattaforma, vengono messi in chiaro i punti cardine del rinnovo per il triennio 2025-2028, come garantire il diritto allo studio e il diritto di sciopero. Inoltre, dovrà essere definito il tema della reperibilità e dell’anzianità di servizio, prevedendo, dopo alla maturazione del 9° scatto di anzianità, il riconoscimento di 1 scatto ogni 5 anni di anzianità maturati successivamente, fatto salvo gli eventuali accordi aziendali in essere. 

Sul versante economico, verrà valutata la possibilità di stabilire delle linee guida nazionali inerenti alla definizione dei Premi di Risultato nelle singole aziende ed aggiornato il valore economico degli aumenti per anzianità di servizio, in tutte le diverse sezioni.

Infine, è previsto un adeguamento dei valori economici di tutte le indennità non indicizzate, stabilite in misura fissa o percentualizzate rispetto a valori tabellari fermi agli anni 80, come:

– indennità lavori complementari;

– indennità turni spezzati;

– indennità di zona;

– indennità alta montagna;

– indennità antigenica (ACAP);

– indennità particolare ed indennità mensa.

Settore Artigiano: firmato l’Accordo interconfederale

Siglato l’accordo in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il rafforzamento della Rete della pariteticità artigiana

Nei giorni scorsi è stato firmato il rinnovo dell’Accordo interconfederale in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Ssl) dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e dalle Associazioni di rappresentanza datoriale dell’artigianato.

Tale accordo è volto a rafforzare il ruolo della rete della pariteticità artigiana come strumento di prevenzione e presidio fondamentale per la tutela dei dipendenti del settore, rilanciando al contempo il numero e l’azione dei rappresentanti sindacali per la sicurezza sul territorio.

L’intesa ha come obiettivo quello di:

– rafforzare il coordinamento nazionale e territoriale delle strutture bilaterali paritetiche per garantire una maggiore efficacia degli interventi;

– promuovere la cultura della prevenzione, della formazione e dell’assistenza alle imprese e ai lavoratori;

– uniformare le modalità operative della rete, favorendo un approccio integrato e condiviso su tutto il territorio nazionale;

– valorizzare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS e RLST) nel sistema artigiano, favorendo la loro formazione e incrementandone il numero.

Ebinter Lazio: bonus per centro estivo

Sostegno economico pari a 300,00 euro per attività ricreative

L’Ente Bilaterale Terziario Lazio ha previsto, per i lavoratori iscritti all’Ente con figli di età compresa tra 4 e 14 anni, un sostegno economico a titolo di rimborso per le spese sostenute durante i periodi di sospensione scolastica per l’iscrizione a centri estivi o strutture analoghe. Il rimborso, che viene concesso dietro presentazione di domanda e comprovata documentazione, corrisponde ad un importo di 50,00 euro per settimana per un totale massimo annuo di 300,00 euro. L’utilizzo minimo della struttura ricreativa è di 3 giorni per ogni settimana considerata dal lunedì alla domenica. 

La documentazione da presentare sarà la seguente:

– stato di famiglia valido o autocertificazione;

– copia delle ultime buste paga;

– copia delle ricevute di pagamento dei contributi;

– documentazione del pagamento tracciabile;

– certificato della struttura;

– attestazione ISEE in corso di validità.

La presentazione della domanda deve pervenire all’Ente entro:

30 giorni dal pagamento anticipato del servizio;

30 giorni dall’ultimo pagamento rateizzato della sesta settimana e/o entro 30 giorni dall’ultima settimana di utilizzo della struttura;

 – non oltre il 30 settembre di ogni anno.

Per i servizi fruiti durante le vacanze scolastiche invernali le ricevute di pagamento tracciabili possono essere presentate insieme a quelle del periodo estivo dell’anno successivo, fermo restando il massimale annuo di 300,00 euro.

L’ente precisa inoltre che potrà essere presentata una sola domanda per ciascun lavoratore; nel caso di più domande con stesso ISEE sarà presa in considerazione solo quella con data di invio precedente.

In caso di superamento dei termini per la presentazione della domanda sarà discrezione dell’Ente procedere all’esame delle richieste. In caso di esito positivo i tempi di liquidazione del rimborso sono stabiliti in 30/40 giorni (generalmente tra fine ottobre e metà novembre di ogni anno).

INPS: al via il servizio di videochiamata



Dal 1° luglio parte un progetto sperimentale che consentirà agli utenti di collegarsi con gli esperti senza la necessità di recarsi fisicamente allo sportello (INPS, messaggio 23 giugno 2025, n. 1979).


L’INPS ha annunciato che dal 1° luglio 2025 prenderà il via un progetto sperimentale volto a potenziare l’accessibilità e l’efficienza dei servizi dell’Istituto, attraverso l’introduzione di una nuova modalità di interazione in videochiamata. L’Iniziativa coinvolgerà inizialmente alcune sedi selezionate (indicate nel messaggio in commento) e persegue l’obiettivo primario di semplificare l’accesso ai servizi per i cittadini.


Il nuovo servizio di videochiamata consente, infatti, di ottenere assistenza e risolvere pratiche direttamente da remoto, eliminando la necessità di recarsi fisicamente presso gli sportelli. Questo approccio innovativo mira anche a ridurre i tempi di attesa, decongestionare il traffico cittadino e contribuire a una mobilità urbana più sostenibile.


Le caratteristiche del servizio


Gli utenti potranno collegarsi con un esperto INPS (pensioni, disoccupazione, invalidità civile, ecc.) da qualsiasi luogo, utilizzando un dispositivo (computer, tablet, smartphone) dotato di connessione internet e videocamera. Ogni videochiamata avrà una durata prestabilita di 20 minuti, qualora fosse necessario, il funzionario potrà proporre un prolungamento della sessione o un nuovo contatto concordato.


La piattaforma è progettata per essere intuitiva e di facile utilizzo, anche per chi ha meno familiarità con le tecnologie digitali. Durante la videochiamata sarà possibile inviare e ricevere documenti che verranno anche protocollati, garantendo la validità ufficiale delle comunicazioni, Inoltre, sarà disponibile una funzione di chat testuale per dialogare con il funzionario INPS anche in forma scritta.


Gli utenti interessati a usufruire del nuovo servizio di videochiamata presso le sedi sperimentali dovranno fissare una prenotazione nel giorno della settimana dedicato a ciascuno sportello. La prenotazione può essere effettuata tramite:


– il sito web INPS, con la funzione “Prenota un appuntamento“, presente nell’area MyINPS;
– la funzione “Sportelli di sede” dell’app INPS Mobile;
– il Contact Center multicanale;
– gli sportelli di prima accoglienza presso le sedi INPS.


In prossimità del giorno e dell’orario stabiliti, l’utente che ha prenotato la videochiamata troverà il link per avviarla tra le notifiche dell’area MyINPS. Non è richiesta l’installazione di alcun software o app aggiuntiva. Per una guida dettagliata e un video illustrativo, sono disponibili sul portale INPS, nelle pagine “Sportelli di sede” e “Contatti“, un tutorial in formato PDF e un breve video di presentazione.

CCNL Metalmeccanica Cooperative: diffuse le tabelle economiche



Previsti incrementi a decorrere dal 1° giugno 2025


Di seguito le tabelle retribuitive previste dall’ipotesi di accordo del 17 giugno sottoscritta da Legacoop Produzione e Servizi, Concooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro e Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil (Concooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro si riservano la sottoscrizione che verrà riportata agli organi per lo sciogliemnto della riserva).


















































































Livello Minimo Contrattuale fino al 31 maggio 2025 Incrementi dal 1° giugno 2025 Incrementi dal 1° giugno 2026 Incrementi dal 1° giugno 2027  Incrementi 1° giugno 2028 Incremento Totale
D1 1.719,67 34,39 35,08 35,78 36,50 141,75
D2 1.906,99 38,14 38,90 39,68 40,47 157,19
C1 1.948,18 38,96 39,74 40,54 41,35 160,59
C2 1.989,39 39,79 40,59 41,39 42,22 163,98
C3 2.130,96 42,61 43,46 44,33 45,22 175,62
B1 2.283,65 45,57 46,59 47,52 48,47 188,25
B2 2.449,99 49,00 49,98 50,98 52,00 201,96
B3 2.663,87 53,28 54,34 55,43 56,54 219,59
A1 2.935,91 58,72 59,89 61,09 62,31 242,01

 








































































Livello Minimo Contrattuale fino al 31 maggio 2025 Minimo contrattuale dal 1° giugno 2025 Minimo contrattuale dal 1° giugno 2026 Minimo contrattuale dal 1° giugno 2027 Minimo contrattuale dal 1° giugno 2028
D1 1.719,67 1.754,06 1.789,14 1.824,92 1.861,42
D2 1.906,99 1.945,13 1.984,03 2.023,71 2.064,18
C1 1.948,18 1.987,14 2.026,88 2.067,42 2.108,77
C2 1.989,39 2.029,17 2.069,75 2.111,14 2.153,36
C3 2.130,56 2.173,17 2.216,63 2.260,96 2.306,18
B1 2.283,85 2.329,32 2.375,91 2.423,43 2.471,90
B2 2.449,99 2.489,99 2.548,97 2.599,95 2.651,95
B3 2.663,87 2.717,15 2.771,49 2.862,92 2.883,46
B1 2.953,91 2.994,63 3.054,52 3.115,61 3.177,92

Flussi Uniemens-PosAgri: implementazione della notifica dell’esito negativo 

Il servizio è stato implementato con una funzione automatica di segnalazione (INPS, messaggio 23 giugno 2025, n. 1978).

L’INPS ha comunicato che il servizio “Consultazione flussi Uniemens” è stato implementato con la funzione di notifica automatica dell’esito negativo della trasmissione dei flussi Uniemens-PosAgri.

La nuova funzionalità predispone e invia al datore di lavoro una e-mail contenente la notizia circa la presenza di errori che hanno determinato il blocco della elaborazione dei flussi Uniemens-PosAgri trasmessi.

Il sistema invia altresì una e-mail riepilogativa al consulente che ha inviato almeno un flusso relativo a un datore di lavoro iscritto alla Gestione Aziende Agricole (GAA) contente errori bloccanti.

L’INPS evidenzia che l’attivazione di tale avviso ha l’intento di allertare immediatamente l’intermediario e il datore di lavoro circa la presenza di flussi errati e bloccati automaticamente dal software di controllo in fase di accoglienza, consentendo in questo modo la rapida sostituzione delle denunce errate (mediante l’invio di un nuovo flusso in sostituzione entro la fine del periodo di trasmissione (sul punto, la circolare n. 65/2019, paragrafo 3.2) e, quindi, la pronta e ordinata implementazione degli elenchi nominativi annuali e, più in generale, del conto assicurativo degli operai agricoli.

 

 

Settore turistico: accordo per la formazione e l’inserimento lavorativo di rifugiati

Firmato un protocollo d’intesa triennale con l’obiettivo di accompagnare all’autonomia le persone presenti nel sistema di accoglienza (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 19 giugno 2025).

Il Governo e le parti sociali del settore del Turismo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa triennale firmato il 19 giugno 2025, alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, con l’obiettivo di accompagnare all’autonomia le persone presenti nel sistema di accoglienza,  rispondendo contemporaneamente al fabbisogno di manodopera espresso dalle imprese.

Coordinandosi sia a livello nazionale, sia sui territori, i ministeri coinvolti (Lavoro e politiche sociali, Interno, Turismo) ed EBNT (Ente bilaterale nazionale del turismo che riunisce Federalberghi, FIPE, FIAVET, FAITA, FILCAMS – CGIL, FISASCAT – CISL e UILTUCS – UIL) individueranno i beneficiari dell’intesa tra i titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa. La rete territoriale dell’EBNT offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro e promuoverà esperienze nelle aziende associate per quanti li completano, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.

In questo modo, viene riproposto un modello già sperimentato nel settore delle costruzioni, grazie a un protocollo analogo. Questa collaborazione tra Governo e parti sociali è coerente con i principali documenti di indirizzo internazionali, comunitari e nazionali, oltre che con il Testo Unico dell’Immigrazione, che prevede il coinvolgimento attivo delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro nelle politiche migratorie e di integrazione.